Le stampe che
recano questo testo hanno avuto ampia diffusione, ma non è facile enumerarne le
edizioni.
Anche la loro attuale
rarità non è ben valutabile, poiché non se ne trova traccia nei cataloghi ordinari
delle biblioteche. L’Indice SBN ne tace. Raccolte particolari come la
Bertarelli di Milano, dove la si vorrebbe trovare con qualche probabilità,
delude, almeno nella ricerca on line.
Una edizione
stampata a Roma nel 1764 è ricordata come presente nel Museo Pitrè di Palermo (R. Cipriani, La preghiera come religione quotidiana, in: Le parole della fede…, Bari 1990, p.86)
Ma questo testo
devozionale ha ricevuto una ben più antica attenzione ed edizione in
Inghilterra sin dal 1829. Il «Blakwood’s Edinburg Magazine», in una
corrispondenza dal titolo: Sketches of
Italy and the Italians, with Remarks on Antiquities and Fine Art, alle
pagine 100-101, pubblica un’edizione di Napoli del 1815.
L’edizione è
considerata un documento caratteristico della mentalità religiosa degli
Italiani.
Ritornando al testo
sin ora illustrato possiamo, a questo punto, definirne meglio fortuna e
diffusione tracciandone una prima, e provvisoria, lista cronologica e
topografica:
Napoli, Macerata,
1724-1784
Roma, 1764
Napoli, 1815.